TY - JOUR AU - Gennaro, Rosario PY - 2015 TI - La traduzione e la nuova letteratura. Il modernismo novecentista (tra nazionalismo e interculturalità) JF - Ticontre. Teoria Testo Traduzione; N. 3 (2015) KW - N2 - «Gli scrittori italiani siano all’interno e soprattutto all’estero i portatori del nuovo tipo di civiltà italiana. Spetta agli scrittori di fare quello che si può chiamare ‘imperialismo spirituale’». Questo afferma Mussolini nel 1925, ricollegandosi a un vasto dibattito sull’“espansione culturale”. L’articolo, affrontando il dibattito sulla traduzione sviluppatisi intorno al novecentismo di Bontempelli, esamina: a) il progetto di nuova letteratura messo in campo dal novecentismo; b) il ruolo cruciale che vi svolgono la traduzione e il commercio letterario internazionale; c) il senso del nesso asserito da Bontempelli fra traducibilità e valore letterario; c) le obiezioni opposte dagli avversari; d) la vera posta di tali contrasti (l’egemonia nel canone letterario); e) l’uso strumentale della cultura da parte del fascismo per fini di politica estera; f) lo strumentale ricorso degli scrittori alla politica per fini di lotta letteraria; g) la compatibilità tra apertura internazionale, traduzione, nazionalismo, imperialismo nel modernismo culturale di metà anni Venti. «Italian writers should be the mouthpieces, both in Italy and abroad, of the new brand of Italian civilization. It is the writers’ task to promote what we may call ‘spiritual imperialism’.» Thus spoke Mussolini in 1925, joining a widespread debate on “cultural expansion.” By addressing the discussion on translation that developed around Bontempelli’s “Novecentismo”, the article examines the following issues: a) the project of a new literature promoted by “Novecentismo”; b) the crucial role played by translation and international literary trade in this project; c) the meaning of the nexus that Bontempelli posited between translatability and literary value; c) the opponents’ objections; d) the actual implications of such contrasts (i.e. the issue of hegemony within the establishment of a literary canon); e) Fascism’s deceptively instrumental use of culture for purposes connected to its foreign policy; f) the writers’ instrumental use of politics for purposes of literary struggle; g) the compatibility of international openness, translation, nationalism, imperialism, in the context of the cultural modernism of the mid-twenties. UR - http://www.ticontre.org/ojs/index.php/t3/article/view/54